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Malinconia
dora (lunedì 28 marzo 2011) Categoria: Malinconia
Scelte.....
Circa 15 giorni fa sono venuti da me una signora 42enne separata e il suo nuovo compagno di 6 anni più giovane. Lei è incinta di 8 settimane. Parliamo, impostiamo una cartella e inizia tutto l'iter per programmare esami, ecografie, villocentesi. Stamattina la signora piangente viene da me da sola e mi comunica che intende interrompere la gravidanza. Mi dice che non se la sente, perchè non è sicura che questo compagno possa essere un buon padre anche per gli altri suoi due figli (che peraltro non lo vedono di buon occhio). Pensa di dirgli che ha abortito spontaneamente, perciò è venuta a chiedere il mio "sostegno". Intanto, io sono tenuta al segreto professionale; perciò non potrei mai dire a nessuno che cosa fa un mio paziente della sua vita, ma comunque mi sono sentita in dovere di mettere in guardia la signora da una decisione così drasticamente"irrevocabile". Per me lei deve parlargli chiaramente, comunicargli la sua intenzione e discuterne con lui, prima di prendere una qualunque decisione. L'inganno si ritorcerebbe ancora di più su di lei aumentando i suoi inevitabili sensi di colpa. Ma non c'è stato verso! Lei ha capito le mie perplessità, ma non intende rischiare (!), di essere dissuasa. Certo che sarebbe tutto più facile se fosse una donna regolarmente sposata! Pochi giorni fa è nato un figlio alla mia ostetrica preferita (46 anni!) del peso di oltre 4 Kg. Lei, al contrario della signora di stamattina, non ha avuto dubbi quando ha scoperto di essere incinta, e nonostante la sua età ha portato avanti il suo "fardellino". Ma...... la vita può diventare davvero dura quando ci si separa.
Scorci di vita reale, gente che soffre realmente, non teoria. Dilemmi che sconvolgono le esistenze di gente fatta di carne e sangue, non filosofia "morale",come ci propinavano tempo fa alcuni amici bigotti.
Non voglio erigermi a giudice. Io posso dire la mia, per come la "sento" a pelle, ma ognuno secondo le sue convinzioni e la sua coscienza, ha il diritto di vivere al meglio, arrabattandosi come possibile.
Dora è così: liberale al massimo.Ciao, amici , buon pomeriggio.
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Beppe Anonimo (Anonimo) (lunedì 28 marzo 2011)
Ciao Dora, ti premetto che io sono contrario a questa legge sull'aborto, non perchè sono contrario all'aborto, ma perchè tratta l'uomo come un oggetto senza sentimenti, è vero che il corpo è della donna, ma un figlio a mio avviso è anche del padre, per cui anche lui avrebbe dovuto avere il diritto di parola prima di prendere una decisione del genere. Secondo me, questo principio dovrebbe valere anche con il divorzio per quanto riguarda i figli. ma sappiamo benissimo che se la legge fosse più giusta, poi ci sarebbero meno liti con grande perdita di denaro per gli avvocati. per quanto riguarda il tuo racconto, (se ho ben capito tu sei ginecologa) mi domando perchè non hai indirizzato la signora presso uno psicologo, se non sbaglio è anche previsto dalla legge, e poi se tu ti dimostri molto contrariata, penso che la signora potrebbe imbattersi in qualche tuo collega con pochi scrupoli e magari farsi anche pagare. scusami se mi permetto, ma anche se non è il mio mestiere io la penso così. comunque ti debbo dire che io ho molta stima dei medici tanto è vero che qualche giorno ti farò anche un bel post. ciao a presto.
mafalda (lunedì 28 marzo 2011)
La sofferenza della signora , non mi coinvolge più di tanto .Piuttosto provo pena per quella creaturina che non ha chiesto di venire al mondo ,e tantomeno di avere negato il diritto alla
vita . Peccato che la signora in questione si sia accorta solo 10/11 settimane dopo aver concepito un figlio , di quanto fosse inadeguato il nuovo compagno ,errori del genere , sono comprensibili nelle adolescenti , ma lei questa età l'ha superata da un pezzo , dimostrando un'immaturità non consona alla sua età .Le conviene tenere il bimbo ,forse non avrà un buon padre e neanche un buon compagno per gli altri suoi due figli , ma almeno prima di imbarcarsi in un'altra storia , proverà a ragionare con il cervello e non con l'utero .
dora (lunedì 28 marzo 2011)
Per rispondere a Beppe: qui in Romagna,tutte le pratiche inerenti l'interruzione di gravidanza sono assolutamente gratuite e legali. La signora è venuta a parlare con me stamattina,
(con già il suo certificato legale fatto altrove) appena uscita dalla psicologa, e in effetti il vero motivo è stato quello di accertarsi che io non rivelassi il suo proposito al compagno. Io non ho avuto parte attiva nella sua scelta perchè pur essendo non credente, sono obiettrice di "coscienza". Mi sono limitata a prendere atto di una sua scelta assolutamente convinta, e.... l'ho tranquillizzata circa la mia riservatezza, che è oltretutto resa obbligatoria dal giuramento di Ippocrate.
Per quanto riguarda la reazione di Mafalda, ho più difficoltà perchè Mafalda pur essendo sanguigna, da brava siciliana, di solito è più pacata. Stasera è insolitamente sorprendentemente......."dura".
Io devo dire che faccio fatica a condannare una donna che si è ritrovata sola e che ha pensato di rifarsi una sua vita. Il compagno che ha, non è un delinquente, è un bravo ragazzo (perlomeno questo è quello che lei dice), ma lei teme di sacrificare i due figli più grandi, a scapito di questo che non c'è ancora!
La mia visione della vita mi porta a non giudicare così duramente; siamo esseri imperfetti, deboli, fragili, spesso solo in cerca di qualche scampolo di felicità. Non credo in tutta onestà che questa donna faccia una scelta con leggerezza; le sue lacrime erano vere! Io quelle le ho viste e le ho colte come il segno di una sofferenza. Non mi sento di giudicarla, tutt'al più di compatirla!












mafalda (lunedì 28 marzo 2011)
Mi dispiace se ho lasciato intendere che non condividevo la scelta di farsi un nuovo compagno , non era questo il nocciolo del discorso .Lei parlava di un compagno non adatto a fare
"un buon padre anche per gli altri suoi due figli che peraltro non lo vedono di buon occhio" (sue testuali parole ) ,figli che esistevano 10/11 settimane fa , e questo papà giudicato non-idoneo , non può aver cambiato carattere in questo breve lasso di tempo .
L'unica cosa che resta da pensare , ma credimi , non ci perderò il sonno e' che questo figlio è stato un incidente di percorso ( frase orribilissima ) ; spero che qualcuno le dica che i figli sono il frutto di un amore , se non si vogliono .........frutti ,a 42 anni DOVREBBE sapere, per un prossimo futuro, che i rimedi ci sono ............
dora (lunedì 28 marzo 2011)
Sai cosa succederà alla fine? Che questa donna resterà sola! Io non voglio entrare nel merito della sua scelta, ma sicuramente mi sento di contestare il suo inganno.
Ciao, è sempre un piacere sentirti "battagliare", se fossi lì ti chiederei di venire a fare un po'di volontariato trai giovani (14/21 anni) e so che verresti.
Assunta (lunedì 28 marzo 2011)
23:03 del 28-03-2011
E' una scelta talmente personale che non mi permetto di dare giudizi così generali e che dovrebbero adattarsi ad ogni caso.
Ci vuole la testa sulle spalle prima, perchè comunque quando si resta incinta e non si desidera per niente mettere al mondo un bimbo, bisogna pensare che questa situazione si ripercuoterà poi su tutta la vita, sia che lo tieni sia che decidi a malincuore di abortire. Essere mamme è una grossa responsabilità e a parer mio per tutelare gli altri due figli, forse quella donna doveva tenere gli occhi bene aperti a priori, visto che fra i due figli ed il compagno non corre buon sangue, anche se parlare è facile ed in certi frangenti bisogna trovarsi.
Un rapporto che è nato zoppicando, per via delle inomprensioni in famiglia non avrà vita lunga e lei si troverà ancora una volta sola con non più due figli, ma tre e sarà sempre più diffiile trovare un'uomo disposto ad accollarsi una prole non sua, così man mano le cose si complicheranno sempre di più.
mafalda (lunedì 28 marzo 2011)
Sono " sanguigna e battagliera ", ( forse ), ma sono anche una gran timidona .Sicuramente sto dalla parte del debole . Per il volontariato ne possiamo parlare , non prima di essermi documentata a dovere ,penso infatti che i giovani abbiano bisogno di guide valide ,che oltre a portare le loro esperienze , siano fortemente motivate e con argomentazioni di vita vissuta ..... ed io sono ancora in cammino .
Beppe Anonimo (Anonimo) (martedì 29 marzo 2011)
Mafalda, ma io non capisco come fai a condannare così energicamente quella donna. Ha sbagliato secondo lei, ma come fai a dire che a 18 anni si può sbagliare ed a 50 no; mi dai l'impressione della fondamentalista cattolica. E poi voi donne trovate così giusto che il figlio è solo vostro? Insomma Dora daccordissimo che non sei tu che devi dirlo al compagno, ma lei secondo me dovrebbe metterlo al corrente. E se il bambino lo volesse crescere lui il compagno da solo? visto che si è capito che lei vuole lasciarlo, che diritto ha la donna di togliere il figlio al padre? vi sembrerà strano, ma io è in questi comportamenti che vedo a che punto è l'emancipazione femminile.
Francesco (martedì 29 marzo 2011)
Ho letto i vostri commenti, ma se mi permettete vi dico anche io come la penso. Sono da una parte d'accordo con Mafalda. La vita di qualunque essere è una scelta sola ed esclusiva di Dio o, per Dora che non crede, di qualunque Essere sta sopra di noi poveri umani, ma sono anche d'accordo con Beppe nel senso che una scelta così grave deve essere esclusivamente ponderata dai due autori, se così vogliamo dire, del "misfatto" e non da una sola adulta e consapevole di quello che faceva, pur avendo già due figli, e ben matura signora. Quando si arriva a tal punto, la scelta della vita (sì o no) non è una DECISIONE ESCLUSIVA di una persona ma una scelta ben ponderata al di là dei fattori umani e di circostanze attenuanti che la vita ci pone a dover far fronte. E, come dice Beppe, se questa è la risposta dell'emancipazione femminile, preferisco assolutamente non condividerla.
LA VITA E' UNA SOLA ED ESCLUSIVA E SOLO DIO O CHI PER LUI PUO' DARLA E TOGLIERLA!
Questo io penso e sono pronto a discuterne con chiunque possa contrariare il mio pensiero.
Assunta (martedì 29 marzo 2011)
2:02 del 29-03-2011
Sotto alcuni aspetti, anch'io sono daccordo con Beppe, perchè da come sono messe le cose attualmente, le donne abbiamo troppa voce in capitolo e spesso, anzi spessissimo, gli uomini sono messi alle corde, ritengo questo non giusto, perchè anche se le leggi sulla carta sono uguali per entrambi per la maggiore è la donna che fa il bello ed il cattivo tempo, dopotutto i figli si mettono in cantiere al 50%, ma poi l'uomo passa spesso in secondo piano, per non
dire sempre, ed è l'unico a venirne fuori con le ossa rotte.
Fiorella (martedì 29 marzo 2011)
Carissima Dora ho letto molte volte il tuo post perchè per me è stato difficile leggere di questa scelta, che ho difficoltà a commentare perchè so di essere poco obiettiva. Non ti nascondo che ho pianto e chissà forse vista la giornata pessima avevo bisogno di sfogarmi. Ho 43 anni e ormai la parola figlio/a per me è lontana, mamma dopo i 40 anni mi dispiace ma lo vedo più come egoismo da parte di una donna; ma questa è una mia personalissima opinione. Avendo vissuto un aborto non voluto perchè quel figlio era desiderato sia da me che dal mio compagno, ricordi dolorosi che non mi lasceranno mai.....L'unica cosa che mi viena da consigliare alla tua paziente, è che nel 2011 per fortuna esistono sistemi di contraccezione efficaci e sicuri quando non si ha fiducia del proprio partner...................
Come ti ho scritto molte volte, sei una grande dottoressa e una persona straordinaria!!! Ti abbraccio con tutto il mio cuore e con affetto.........Fiore.
Nik (martedì 29 marzo 2011)
Cari amici,
il problema sottoposto da Dora investe, a mio modesto avviso, tutto il senso della nostra umanita'. Il fatto appare complesso perche' investe una vita umana. e noi possiamo discuterne per ore o per giorni ma soltanto dall'esterno non essendone direttamente coinvolti, senza venire a capo di nulla avendo proprie concezioni, proprie idee, una propria educazione, una propria spiritualita'. Comunque , sono dell'opinione che, poiche' un figlio lo si fa in due, in due bisogna decidere. Non accetto, assolutamente, che solo la donna debba stabilire cosa fare di una vita umana.
dora (martedì 29 marzo 2011)
Come vedi Nik, il tuo pensiero si identifica con quello di Beppe. E' evidentemente il punto di vista maschile. Ma quando il legislatore fece la legge (194), la fece proprio con l'intento di "scavalcare" l'uomo. Allora anche a me sembrò un sopruso, ora invece a distanza di 33 anni capisco molte più cose. Se si fosse data voce al padre, si sarebbe vanificato il senso della legge. Sotto la spinta delle battaglie femministe (opinabili, per molti versi), si decise di "regolamentare" il ricorso all'aborto. Non credere che ce ne fossero meno, prima! Anzi!! I così detti "cucchiai" d'oro, si facevano le ville al mare con gli aborti clandestini della donne più abbienti, mentre le "mammane" macellavano le donne più povere. Il sommerso dovera emergere, le donne dovevano essere messe in "sicurezza", e la clandestinità doveva sparire per consentire una eguaglianza di trattamento. E' talmente vero che ora eseguire un aborto clandestinamente è un reato più grave che nel passato.
L'uomo che fino ad allora era stato il "pagatore" dell'intervento, è stato esautorato proprio per impedirgli qualunque forma di ricatto, nei confronti della donna, che, bada bene: non sempre è consenziente......quando concepisce! E' solo la donna a decidere, è vero, ma ti assicuro, per la mia esperienza, che una donna difficilmente decide di rinunciare alla sua gravidanza se ha accanto veramente un uomo.
Strano che io parli così, vero, visto che sono una obiettrice! Ma.....nessuno mi convincerà a costringere una donna diversa da me a fare quello che voglio io!
Ciao, Nik, ciao, Beppe! Pensateci e forse mi darete ragione!



Beppe Anonimo (Anonimo) (mercoledì 30 marzo 2011)
22,00 -30.3.2011 Mi dispiace ma non sono daccordo per nulla su quello che dici Dora. E' vero per lo sfruttamento degli aborti glandestini, ma la motivazione per cui hanno dato la responsabilità assoluta di decidere solo alla donna è perchè da una parte allora vi è stato uno scambio di voti con i movimenti femminili, dall'altro c'è stato anche lo zampino della chiesa. Non è vero che si sarebbe vanificato il senso della legge se decide anche l'uomo, perchè """"la donna può benissimo partorire in anonimato e lasciare il bambino in ospedeale""""". Ti sei mai chiesta se quel bambino lo vorrebbe il padre, perchè la signora non può partorire in anonimato e lasciare il bambino completamente al solo padre? Che diritto ha la donna più dell'uomo, se vuole fare un figlio a suo uso e consumo pùò farlo e disconoscere il padre. Non credi che in questo senso l'uomo è trattato peggio di un animale come se fosse solo un oggetto senza sentimenti ad esclusivo uso e consumo della donna?
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